once pristine . inferno . text
   
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  canto iii     dante
4 'through me you will find the city of the sorrowful : eternal pain and people lost : i was made by justice in divine power, extreme wisdom and primal love : before me were no created things, i am eternal : enter here and abandon all hope': these words were written in a dark color over the gate :'i don’t understand, please explain those words', i ask virgil : 'all fear must be left behind,' virgil responds 'we have arrived at the place where you will see the souls who have lost intelligence,' and virgil takes my hand and comforts me so that i can proceed, i trust him and follow him into the unkown   1
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«Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ’l primo amore.

Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’.

Queste parole di colore oscuro10
vid’ ïo scritte al sommo d’una porta;
per ch’io: «Maestro, il senso lor m’è duro».

Ed elli a me, come persona accorta:
«Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.

Noi siam venuti al loco ov’ i’ t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto».

E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’ io mi confortai,20
mi mise dentro a le segrete cose.

       
5 the cries and groans are so loud, echoing in the starless air, that i begin to cry : i hear strange languages, terrible screams, words full of rage and sadness, cries of tortured sleep and beating hands turning the air like sand in a whirlwind : horrified, i ask virgil, 'who are these people who are in such pain? : he responds, 'these melancholy souls lived as neither good nor bad, and now they mingle with angels who were neither loyal nor rebellious toward God, they are unsure of their fate, heaven and hell both reject them : I ask what is the nature of their agony and virgil tells me that they have no hope of death and envy every other fate : 'let's not talk of them and move on' virgil urges : i look once more and see a banner flapping so hard it will never stop : and after it is such a long line of people i can't imagine that so many have died : i recognize some of them : the ghost of he who made the great refusal : so i understand these people to be those hateful to both God and his enemies : they were never really alive and now their naked skin is eaten by flies and wasps, their faces drip with blood and their tears fall on a floor of maggots   22
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Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
per ch’io al cominciar ne lagrimai.

Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle

facevano un tumulto, il qual s’aggira
sempre in quell’ aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.30

E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’ è che par nel duol sì vinta?».

Ed elli a me: «Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ’nfamia e sanza lodo.

Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

Caccianli i ciel per non esser men belli,40
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli».

E io: «Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sÌ forte?».
Rispuose: «Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:50
non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

E io, che riguardai, vidi una ’nsegna
che girando correva tanto ratta,
che d’ogne posa mi parea indegna;

e dietro le venìa sì lunga tratta
di gente, ch’i’ non averei creduto
che morte tanta n’avesse disfatta.

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.60

Incontanente intesi e certo fui
che questa era la setta d’i cattivi,
a Dio spiacenti e a’ nemici sui.

Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
erano ignudi e stimolati molto
da mosconi e da vespe ch’eran ivi.

Elle rigavan lor di sangue il volto,
che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi
da fastidiosi vermi era ricolto.

       
6 and then i looked further on and saw people on the bank of a huge river : i ask virgil who they are and why they are there waiting to cross : he tells me that i will know the answer once we reach the shore : so i don't speak until we reach the river, afraid to annoy him : i see an old man coming in a boat, calling 'you hopeless souls, i will take you to where souls remain forever in heat and cold' : 'and you who are still alive, go away!' : but he sees i don't leave 'then come another way, this boat boat will not support you' : virgil tells him: 'don't worry charon, it is willed by those with the power to will it that he is to pass, so you must not question it' : charon, with white cheeks and circles of fire around his eyes, is silent, but the naked and tired souls grind their teeth and change colors at virgil's words : they pull away from the shore as charon approaches, but, as though shaking the dead leaves off a tree, charon forces them into his boat, and they cross the river with him while a fesh batch of hopeless souls assembles on our shore : 'my son' says virgil 'all souls who die in God's wrath assemble here, so if charon complains about you know what that means' : sweating, a red blast of light causes me to faint   70
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E poi ch’a riguardar oltre mi diedi,70
vidi genti a la riva d’un gran fiume;
per ch’io dissi: «Maestro, or mi concedi

ch’i’ sappia quali sono, e qual costume
le fa di trapassar parer sì pronte,
com’ i’ discerno per lo fioco lume».

Ed elli a me: «Le cose ti fier conte
quando noi fermerem li nostri passi
su la trista riviera d’Acheronte».

Allor con li occhi vergognosi e bassi,
temendo no ’l mio dir li fosse grave,80
infino al fiume del parlar mi trassi.

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo:
i’ vegno per menarvi a l’altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.

E tu che se’ costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch’io non mi partiva,90

disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».

E ’l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».

Quinci fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude,
che ’ntorno a li occhi avea di fiamme rote.

Ma quell’ anime, ch’eran lasse e nude,100
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che ’nteser le parole crude.

Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie e ’l loco e ’l tempo e ’l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.

Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch’attende ciascun uom che Dio non teme.

Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;110
batte col remo qualunque s’adagia.

Come d’autunno si levan le foglie
l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,

similemente il mal seme d’Adamo
gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo.

CosÌ sen vanno su per l’onda bruna,
e avanti che sien di là discese,
anche di qua nuova schiera s’auna.120

«Figliuol mio», disse ’l maestro cortese,
«quelli che muoion ne l’ira di Dio
tutti convegnon qui d’ogne paese;

e pronti sono a trapassar lo rio,
ché la divina giustizia li sprona,
sì che la tema si volve in disio.

Quinci non passa mai anima buona;
e però,
se Caron di te si lagna,
ben puoi sapere omai che ’l suo dir suona».

Finito questo, la buia campagna130
tremò sÌ forte, che de lo spavento
la mente di sudore ancor mi bagna.

La terra lagrimosa diede vento,
che balenò una luce vermiglia
la qual mi vinse ciascun sentimento;

e caddi come l’uom cui sonno piglia.